Parole e immagini: Laura De Luca
Musica: Federico Bonetti Amendola

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Anche una casalinga può commuoversi, pensare, contemplare...

Nonostante l’abbrutimento, la schiena bassa, il contagio quotidiano con lo sporco.
Cosa rende grande una donna, quando è grande?
La sua silenziosa vicinanza con lo scarto, la sua parentela con l’avanzo, la sua capacità di magnificare l’insignificante e restituire dignità a una casa, alla materia bruta.
Alcune non si sono mai sentite frustrate, ed erano soprattutto le nostre nonne.
Altre hanno visto e vedono nel lavoro domestico l’umiliazione suprema, quale per alcuni è il celibato dei preti.
Invece è un dono, un’attitudine, una benedizione.
Al di là della fatica fisica, per la quale un aiuto in casa è sempre bene accetto, da chiunque venga (mariti illuminati e generosi, colf regolarmente stipendiate, nonne in pensione, antiche governanti etc), la faccenda domestica può diventare veicolo di intuizione, spunto di poesia, motivo di osservazione estetica e perfino occasione di estasi mistica..
Le variazioni dell’aroma dell’arrosto durante la sua cottura, così come l’irritante afrore della polvere nell’attimo che si passa lo straccio possono solleticare visioni psichedeliche degne di essere celebrate……
Ma le casalinghe lo sanno??
Dedico a tutte noi, in memoria della fatica silenziosa e quotidiana delle nostre mamme, questo album..
I bigodini sono antichi strumenti di parrucchieria, oggi sempre meno usati, in nome di acconciature più naturali..
Supporti tecnologici vagamente perversi, a forzare la piega dei capelli..
Qui diventano ancelle della testa in un senso più ampio: strumenti per forzare il sorgere di un pensiero, là dove il pensiero sembrerebbe estinguersi: nel cuore della fatica domestica sempre misconosciuta e dell’inesorabile avanzare del tempo e delle rughe...