Frullato

Posso frullare
tutto.
Il latte si gonfia.
Inutilmente l’ego,
in una squallida gara
di torte fatte in casa,
fra ottuse mie simili
in cerca
di gratificazione.
Frullo anche i ricordi,
la salsa si smonta,
la maionese impazzisce
e così la mia migliore amica,
ché il marito l’ha picchiata
l’altro ieri.
Posso frullare le loro lacrime,
gli abbandoni che sono
più aspri dell’aglio,
lo sconcerto del mondo
di fronte a una donna
che sa soltanto invecchiare.
Posso frullare la vecchiaia,
grigia si insinua
nelle croste del mondo.