L’universo visto da qui, dal buco del lavandino o dal coperchio del frullatore sa di montagne di lagne, di bave di lave, e vane carovane. Insomma di niente. Eppure in una maglia che si incaglia cadendo dal ferro passa il passato, e altrettanto vani gesti di madri poi diventate nonne e poi nel nulla. inghiottite. Cicli e ricicli di schiume, di respiri di nuvole...
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