Visione

Forse dal lavandino
da quel buco laggiù,
nido di antimateria,
sorgerà un giorno il genio
dei miei desideri.
Non l’amante perfetto,
giammai,
un timido alieno
piuttosto:
alieno idraulico,
dolcemente mutante
dalla pelle lucente di acido
e i capelli di bucatini.
Genio dello scarico,
perduto amore,
la schiuma sulle tue ginocchia
invisibili
mi canta una canzone
nel gorgoglio estremo
della fogna.
Perfino laggiù
nel buio di tutti i buii
può nascere
un fiore.