FILI D'ERBA
Variazioni sul tema del regalo

Testo e disegni: Laura De Luca
Musiche originali: Silvano Valci

 


 

3.  Questo regalo è difficile trovarlo
 

Ti dicevo del negozio.
Il negozio giusto per questo tuo regalo non esiste, non è mai esistito e non esisterà mai su Pianeta Terra.
Forse su Plutone, il pianeta più lontano e il più freddo...
                    
Dovrebbe essere un negozio dove le merci sono... in regalo!
E tuttavia dovrebbero costare care!
Infatti, se non lo pago, che regalo è?
Dovrebbe anche essere un negozio dove le merci non sono solamente merci.
Che brutta, la parola “merci”.
(Forse anche su Plutone la sostituiranno, insieme a tutte le parole con la stessa origine: “mercificare”, “mercimonio”, “mercato”, “mercanteggiare”...)
Questo negozio non dovrebbe neppure vendere “articoli”. (Semmai verbi: essere, amare, dimenticare...)
E tanto meno dovrebbe vendere “articoli da regalo”. (Altra parola da sostituire!)
E invece ci sono negozi con queste pretese.
Luoghi penosissimi, cattedrali capovolte piene zeppe di luoghi comuni.
Luoghi di non-pensiero, aridi come uffici postali, tristi come anticamere, finti come studi televisivi, anonimi come autobus deserti.
 
Ma il regalo a cui sto pensando non sarà mai anonimo, sarà invece straordinario.
Si legherà ad una storia, ad un tempo preciso, all’unicità sconvolgente di una persona.
Questo regalo, cioè, sarà solo per te.

  

   
     

Forse il fantomatico negozio per il tuo regalo per davvero non dovrebbe vendere niente, soltanto custodire.
Ma non potrebbe essere un arido museo.
Dovrebbe essere un negozio senza polvere, sempre nuovo, aperto a tutti ma anche molto esclusivo.
In pratica un posto speciale per me.
Dovrebbe essere un negozio con un solo oggetto da comperare: il tuo regalo e nient’altro.
                                  
Mi sono trovata più di una volta a pensare che forse allora questo negozio è il mondo intero.
Abbastanza grande e abbastanza piccolo per non perdercisi dentro.
Solo nel mondo intero io riuscirò a scovare l’unico regalo giusto per te.
Non ti ho ancora detto, infatti, che questo regalo non l’ho ancora esattamente trovato...
 
Non mi resta che regalarti tutti i fili d’erba.
Lo penso quando mi lascio sopraffare dallo sconforto del non riuscire a trovare...
Ma so benissimo che il desiderio di trovare un regalo è già il regalo...
Ed è proprio questo il regalo più giusto per te: il regalo eternamente incompiuto, il regalo sempre ancora da farsi.
 
“Vorrei che esistesse quel negozio stupendo”
dove vendono saggezza e della luna l’argento,
diceva quella canzone –
comprerei una penna che scriva mille canzoni
e una polvere che renda veri
i sogni e le illusioni...”
 
Ho faticato parecchio per capire a quale famiglia di oggetti o di non-oggetti potesse appartenere l’unico regalo giusto per te.
Se ai regali che esprimono gratitudine o a quelli che veicolano ammirazione.
Se ai regali pieni di parole o ai regali silenziosi.
A quelli visibili o a quelli invisibili.
 
Ci ho pensato un tempo lunghissimo, ho peregrinato per non-negozi, ho interpellato persone di cui condividiamo l’amicizia o anche solo la conoscenza, sono tornata infinite volte in luoghi che abbiamo frequentato insieme, sperduti caffè con i tavolini esposti in affollate strade della stazione, squallide periferie con supermercati dentro i container...
 
L’ho trovato e non l’ho trovato.
E’ sempre qui, a un passo da me, dall’essere riconosciuto.
Poi sul più bello si allontana, mi sfugge.
Un po’ come te.
 
Il mio regalo per te è difficile.
Per questo sarà bellissimo.

 

 

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