Secondo

Diego, Cesare, Winter, una giovane, Uccio

 

Effetto città. Ora siamo in strada e c’è molto vento…

 

DIEGO
Sì, si erano bruciate, però ci avevo fatto la bocca, alle salsicce. E invece.
Quell’imbecille che annuncia il suo suicidio. On line…. Ma chi ci crede?  E quest’altro saltapicchio qui che….

WINTER
Dì. E se s’ammazza veramente?

DIEGO
Chi -se -ne -fre -ga, Winter.
(…)
Senti che vento…..

WINTER
Ha dato il suo indirizzo….  E’ chiaro che cerca aiuto… Vuole essere dissuaso. Vuole essere AIUTATO….

DIEGO
Quello stronzo non esiste, Winter. Quale suicidio? Quale eutanasia? Internet è un bluff….

WINTER
Ha ragione Anna, sei diventato un osso. Non ti si è bloccato l’indice, ti si è bloccato il cuore. Ma non te le ricordi, tutte le vostre lotte? l’impegno per la giustizia civile? per i diritti umani?

DIEGO
Diritti umani, appunto: incluso quello di autoeliminarsi. Che cos’è? Vieni a dare lezioni a me, pupo? Muovi il culo, che il film incomincia, non mi va di arrivare in ritardo… Dio che freddo….

 

 

Disegno originale di Roberto Colangeli, pastelli su carta, 2000.

 

WINTER
No, niente cinema. Andiamo a controllare, dai…. Via dell’orso ventuno. Non ci mettiamo niente.

DIEGO
….Non posso contrastarlo. Perché? Cosa mi trattiene dal piantarlo qua? Dal fregarmene e andare al cinema, come avevo già deciso? Cesare mi lampa due occhi da infarto. Lo so cosa pensa.
(…)
Tanto in spalla ho sempre lei, l’ unica compagna veramente fedele. Nikon 35 millimentri. Puoi anche umiliarmi, pupo. E’ lei la mia anima, è lei a ricordarmi chi sono veramente, il mio destino, il mio ruolo su questa terra, e poi, non sia mai riuscissi di nuovo a fare…

 

CLIC

  

DIEGO
… lei è sempre a portata di mano, anzi a portata di indice.

 

Passi di corsa..

 

GIOVANE ALBANESE
Aiuto… Protettore me insegue…Me insegue!  AIUTO!

DIEGO
Stavamo per salire in macchina…. Di sicuro è immigrata dall’est, però cavolo, sta messa male, è mezza pestata, ferita, è…
Bionda… gli occhi chiari chiari quasi come quelli di Winter. (No, i suoi sono i più chiari di tutti….) Affannata, trafelata, graffi e lividi sulla fronte… Faccio clic? Magari potessi…

WINTER
Presto, sali… Sali in macchina.

DIEGO
Sei scemo?

GIOVANE ALBANESE
Aiuto!  Me insegue. Io di Albania. Fuggita per mare… Me dare lavoro, promesso lavoro… Poi per strada…

WINTER
Dài, metti in moto!

DIEGO
Sei pazzo. Pazzo..

GIOVANE ALBANESE
Me aiuta… prego… Fratello morto in Kossovo… A casa fame… FAME…. Io no più per strada, prego….

WINTER
Devi solo denunciare il tuo protettore...  Ora sta’ calma….

GIOVANE ALBANESE
No.. Io paura… PAURA, capisce?

WINTER
Sì, sì.… Ora va tutto bene…

DIEGO
Mai, mai una volta che lui si tiri indietro, che risparmi carezze, buone parole… Ma come fa, da dove le tira fuori? E’ come se stesse sempre attaccato alla sua chitarra, a tirare fuori accordi, gesti perfetti…. E’ come se avesse sempre addosso una musica…
All’improvviso, urla e strepiti dall’esterno. Siamo finiti, lo sapevo. Sono tre, sembrano centotre. Metto in moto ma non faccio in tempo a sgommare. Circondano la macchina, urlano di scendere. Due secondi da incubo; hanno arnesi, non so cosa,  prendono a sprangate la carrozzeria, bucano le gomme, ci tirano fuori di peso, ci prendono a spintoni, a pugni, Cesare…..

WINTER
Cesare??  Cesare ti sei fatto male??

DIEGO
Sangue dal naso… Merda. Hanno preso la ragazza, FERMI! FERMI! La notte se li ingoia….

WINTER
Chiamiamo la polizia…?

DIEGO
Il centotredici, altro che polizia! Cesare? Ti fa male? Ferma qualcuno! Fermali!!! EHI TU????
(…)
Ci carica uno di passaggio. Fortuna. Ci porta al San Giovanni. Dio che freddo che fa, eppure è soltanto ottobre. Winter, maledizione, tutta colpa tua, saltapicchio con troppo amore per questa merda di umanità. E qualche pugno nello stomaco te lo sei preso pure tu, ci scommetto, però come se niente fosse, stai ancora pensando ancora a quella disgraziata, sono sicuro… Ti fa male? Al pronto soccorso non c’è quasi un’anima, ci hanno lasciati qui a marcire, no, ecco il dottore, muoviti che tocca a noi….

UCCIO
Diego????

DIEGO
Uccio…. Tu qui?

UCCIO
… io sono di turno. Cioè no, veramente stavo andando a casa…. Ma voi….

DIEGO
(…)
Uccio: come ai tempi di piazza Carpaccio….. Dopo la bomba, giù a soccorrere i feriti… Lui a bendarli con pezzi di camicia strappata, io a fare clic… Al terzo anno di medicina, già si sentiva chirurgo…

 

Disegno originale di Emiliano Mammucari, mezzatinta su cartoncino, 2000

 

UCCIO
Ma che v’hanno fatto? (…)  Infermiera? Infermiera?

 

I rumori dell’ospedale, i passi di tanta gente….

 

WINTER
Posso farti una domanda? Sei medico… Pensi qualcosa dell’eutanasia?

UCCIO
Eutanasia?

 

Squilla il cellulare

 

DIEGO
Risponde. Ha appena finito di medicare Cesare, quel bel ficozzo sulla fronte. Pronto? Che cosa? Sì. “Che dicevi dell’eutanasia?” E’ Bea. L’ha chiamata Anna. Diomio, Silvia ha avuto un attacco.

WINTER
Un attacco di che?

DIEGO
A-i-di-esse.

UCCIO
Vado a vederla, ci vorrà una trasfusione…

WINTER
No, aspetta... Veniamo anche noi…

DIEGO
E via dell’Orso ventuno? E Kubrick? Ma lasciali stare, tutti, una buona volta…..  Invece lui no, sempre a caricarsi tutti i drammi dell’universo, tutti. E’ così da quando era piccolo, da quella volta che finì dentro un cartone di Goldrake e si imbottì la testolina di grandi ideali…. Ma io non voglio, non posso. Silvia che sta male e Anna che sarà fuori di sé, Anna tutta in pezzi come un bicchiere di vetro, le lacrime a rigarle le guance come quella sera, LA MIA ANNA….
(…)
Mi brucia troppo rivederla, proprio stasera non me la sento, no, io non me la sento, l’unica cosa che voglio è NON PENSARE, ficcarmi dentro un cinema, al buio, dimenticare tutto….

WINTER (sottovoce)
Ti muovi?

DIEGO
…….E così tutti e quattro, anche Cesare col cerotto in fronte, partiamo per casa di Anna e Silvia… Aspetta, com’era quel pezzo? “Esilio”. Ma esilio da dove? Non mi ha mica risposto… Il segreto lui se lo tiene stretto…

 

 

Cesare a otto anni si ubriaca di torte millefoglie

Diego da bambino non ha molti amici

Winter bambino finito in un cartone di Goldrake

     

Acquerelli di Diego Romano, 2001.

   
   
Diego    Gino Manfredi
Winter    Stefano Onofri
La giovane     Mara Miceli
Uccio     Marco Guadagnini
Musiche originali    Break Brain, Echoesthree
Allestimento e regia    Gian Berardino Carlucci