OLEA ROMEA
olio dalla via Francigena

Olio con sapiente arte spremuto
Dal puro frutto degli annosi olivi...
(Gabriele D’Annunzio, Alcione)


segnalato da Franco Maria Ricci
 

 

Dal punto di vista olivicolo la Tuscia rappresenta una delle più interessanti aree del territorio laziale.
La nostra azienda si trova nel Viterbese alle porte di Montefiascone: disponiamo di 600 piante secolari dislocate su un suolo di origine vulcanica a 350 metri di altitudine, accanto al sito storico della via Francigena.

Ricaviamo due extravergine monovarietali: il Canino, poderoso, strutturato, di grande personalità, e il Leccino, meno imponente, dalla marcata impronta territoriale, con un interessante corredo olfattivo. All’inizio di novembre si raccolgono manualmente le drupe di Canino, cultivar allevata a vaso libero, e sottoposte alla frangitura a ciclo continuo. La molitura avviene in tempo record dalla raccolta presso il frantoio locale, con il sistema due fasi (maggior estrazione di componenti fenolici correlati alle sensazioni amare e piccanti). L’olio così ottenuto decanta naturalmente, per poi essere stivato in tini colmi da 100 litri.
Nello spirito di una continua ricerca della qualità, ci avvaliamo della preziosa collaborazione della Facoltà di Agraria dell’Università della Tuscia di Viterbo.
 




 

Registriamo quest’anno con particolare fierezza le CINQUE gocce assegnate alla monocultivar Canino 2007 dalla Associazione Italiana Sommelier dell’Olio con la seguente motivazione:
 
"Verde smeraldo appena velato (l'olio non viene filtrato ma decanta naturalmente), lascia spazio a riflessi oro. Esprime nettissima fragranza sin dal naso, con decisione e nitidezza, soprattutto delle tracce vegetali e comunque dei sentori che inducono al pensiero del "verde": erba tagliata, rucola, mela Smith, salvia, dragoncello, pomodoro e peperone verdi. L'apertura aromatica olfattiva trova seguito nell'assaggio molto persistente e arricchito da marcatori speziati che ne amplificano il finale accordandolo su un registro piccante inaspettato e martellante. Raccolta per brucatura a fine ottobre. Metodo continuo per l'estrazione e stoccaggio in tini di acciaio a temperatura controllata. Potremo in estate comprovarne la non decaduta fragranza su tartare di tonno rosso e pesce spada o anche su tranci appena scottati alla piastra. Oggi gustiamolo su una sostanziosa zuppa con i più pregiati legumi del Centro Italia".


 


 

La produzione 2007 di Olea Romea è caratterizzata da alcuni esperimenti di aromatizzazione.
Per aromatizzazione si intende un attento procedimento di sintesi fra la personalità dell’olio e i singoli caratteri di alcune piante aromatiche.

Le persone si incontrano e scattano imprevedibili alchimie: intese, feeling, amicizie, amori… Così tra l’olio e gli aromi. I percorsi sono misteriosi, gli esiti sorprendono. Allo stesso modo, nessuno di noi è se stesso una volta per sempre.
Alcuni incontri esaltano all’improvviso lati inespressi della nostra anima, altri portano alla luce potenzialità che neppure immaginavamo di possedere.

In questi miracoli non è mai certo chi debba ringraziare chi. E’ la bellezza di ogni incontro, che esalta sempre le singole personalità, quando queste sono comunque forti.
Così per Olea Romea aromatizzato al melangolo, alla mentuccia, al finocchio selvatico, al rosmarino, al lauro e al mirto: non sappiamo chi abbia dato di più, se il vigore dell’olio alla delicatezza degli aromi o viceversa…
Nella scelta, abbiamo cercato di accostare sapori caldi e sapori freschi, colori intensi e colori freddi, accordi maggiori e minori, la fine dell’estate e la fine dell’inverno…
 


 

Olea Romea al Melangolo
(etichetta arancio)

Gusto e profumo unici, delicati ed eleganti, lo rendono particolarmente adatto per accompagnare insalate particolarmente ricche, con ingredienti a tendenza dolce, che potranno coprire il più ampio ventaglio gustativo.
Curioso e dagli effetti sorprendenti l’utilizzo di pregiati filetti di pesce bianco, a “vitalizzare” il quadro organolettico.
Originario della Cina, il melangolo, o arancio amaro, Citrus aurantium, fu portato in Europa dagli Arabi nel X secolo; in Italia giunse forse grazie ai Crociati.
I fiori sono ermafroditi, bianchi e molto simili a quelli dell'arancio dolce, come i frutti, che però sono più rugosi e ricchi di olii essenziali.
La polpa è acida, amarognola, ricca di semi. Utilizzato prevalentemente come portainnesto di molti agrumi, dai suoi frutti si ottengono scorze fresche o essiccate, impiegate in pasticceria, nella produzione di liquori (il "Curaçao") ed in farmacologia per la preparazione di tonici. E’ molto apprezzato anche come pianta ornamentale.
Noi abbiamo colto i frutti ancora immaturi, quando la scorza era ancora verde, e li abbiamo tenuti per due settimane in infusione nell’olio, con alcune piccole incisioni sulla scorza. Abbiamo anche “corretto” l’olio così aromatizzato con qualche goccia di succo.
 


 

Olea Romea alla Mentuccia
(etichetta verde menta)

Dal profumo intenso e appetitoso, quasi pepato, si accompagna perfettamente a verdure cotte e crude, soprattutto carciofi (aderendo ad una storia millenaria del centro Italia dove si associano i sapori rendendo inimitabile il connubio tra questi due preziosi elementi), ma si lascia anche gustare semplicemente sul pane abbrustolito e con una spolveratina di sale e pepe.
La Calamintha nepeta, detta volgarmente mentuccia o nepetella, è caratterizzata da un leggero profumo di menta: a sviluppo verticale con fiori singoli di colore rosa, è molto comune in tutta Italia, i prati ce la offrono generosamente e lì l’abbiamo colta, lavata, raccolta in mazzetti, accuratamente asciugata e immersa nell’olio per quindici giorni.
Le sue proprietà terapeutiche sono digestive, espettoranti, carminative.
 


 

Olea Romea al Finocchio selvatico
(etichetta verde acido)

Dall’intenso, inequivocabile aroma, forte e stuzzicante, è il compagno ideale per i tagli più grassi di maiale, seguendo la via di una tradizione che ne ha visto l’utilizzo prediletto su arrosti o succulente grigliate.
Per stupire il degustatore più curioso si consiglia di provarlo sulle più impegnative zuppe di molluschi e frutti di mare.
Conosciuto fin dall'antichità per le sue proprietà aromatiche, il Foeniculum vulgare, dai caratteristici fiori gialli a ombrello, è una pianta originaria delle zone meridionali del bacino del Mediterraneo.
La sua coltivazione orticola sembra che risalga al sedicesimo secolo.
Noi abbiamo tagliato le ombrelle quando i fiori erano quasi tutti maturi, li abbiamo raccolti a mazzetti e lasciati essiccare all’ombra, poi li abbiamo immersi in olio lasciandoli in infusione per due settimane.
Il finocchio selvatico ha grandi proprietà tonico-aperitive, depurative, antispasmodiche, carminative.


 

Olea Romea al Rosmarino
(etichetta verde bosco)

Sostenitore naturale di tutti gli arrosti, il suo robusto profumo di resine lo rende naturalmente appetitoso, anche sparso su semplici focacce.
Originario dell'Europa, dell’Asia e dell’Africa, il Rosmarinus officinalis sorge ora spontaneo nelle zone litoranee dell'area mediterranea, soprattutto nei dirupi sassosi e assolati dell'entroterra, dal livello del mare fino alla zona collinare, ma si è acclimatato anche nella zona dei laghi prealpini e nella pianura padana nei luoghi sassosi e collinari.
Il suo nome deriva dalle parole latine ros (rugiada) e maris (del mare): rugiada del mare.
Noi abbiamo privilegiato nella raccolta le parti alte fiorite; dopo averlo lavato e asciugato, lo abbiamo immerso in olio per tre settimane.
Le sue proprietà sono sia aperitive che digestive, carminative, antispasmodiche e tonico-stimolanti.


 

Olea Romea al Lauro
(etichetta verde smeraldo)

Altro accompagnatore ideale di legumi e di zuppe, meglio se dal sapore intenso e fortemente aromatico.
Diffuso lungo le zone costiere settentrionali del Mar Mediterraneo, dalla Spagna alla Grecia, nella mitologia greco-romana il Laurus nobilis era una pianta sacra e simboleggiava la sapienza e la gloria: una corona di alloro cingeva infatti la fronte dei vincitori nei giochi olimpici e costituiva il massimo onore per un poeta che diveniva un poeta laureato. Da qui l'accezione figurativa di simbolo della vittoria, della fama, del trionfo e dell'onore. Si presenta in forma di arbusti di varie dimensioni, ma può anche diventare un vero e proprio albero di notevole grandezza.
Noi abbiamo raccolto le foglie, ovali, lucide e coriacee, color verde scuro, e le abbiamo lasciate immerse nell’olio perché il tempo di aromatizzazione è particolarmente lungo (due mesi): è il motivo per cui, solo in questo caso, trovate una foglia depositata nella bottiglietta, perché il processo di aromatizzazione continui.
Le proprietà del lauro sono tonico-stimolanti, aperitive, digestive, carminative, espettoranti e diuretiche.


 

Olea Romea al Mirto
(etichetta verde azzurro)

Ideale accompagnatore di arrosti ovini, si caratterizza per un profumo vagamente agrumato, perfetto per regolare i sentori selvatici della pietanza. Il Myrtus communis è una specie spontanea delle regioni mediterranee, comune in tutta la macchia. I suoi frutti sono bacche di colore nero-azzurrastro, rosso-scuro o, più raramente, biancastre.
Maturano quasi insieme all’oliva, cioè da novembre a gennaio. Noi le abbiamo tenute in immersione nell’olio per circa tre settimane.
E’ notevole la popolarità di cui questa pianta gode in Sardegna, particolarmente per la produzione del liquore.
Al mirto sono attribuite proprietà balsamiche, antiinfiammatorie, astringenti, leggermente antisettiche.


 


 


 

Grazie come sempre a Pi, infaticabile e generoso, a Giancarlo, Giulio, Domenico, Franco: passionari implacabili…

“Lottando unicamente in vista di ottenere beni materiali, non si raccoglie nulla per cui valga la pena di vivere…”
(Antoine de Saint-Exupéry, Terra degli uomini)


Azienda Agricola “Laura De Luca”
www.lauradelucaANDfriends.it
per info e ordinazioni:
email: info@laurdelucaandfriends.it
tel.: + 39 329 4499101

 

 


ALBUM FOTOGRAFICO



Guarda! L’albero vuole essere scosso con grazia,
per darti le sue olive più buone...



... e i teli trasportati dal trattore sembrano
lo strascico di un abito da sposa...



Qui camminavano tanti secoli fa i pellegrini diretti a Roma...
Le strade sono tante e così le destinazioni, ma qualcuno
sa bene che la direzione è comunque la stessa...